Se c’è una cosa che mi fa esclamare, puntualmente, “Acciderbolina! Di nuovo!” è la classica email inviata a tanti destinatari, tutti rigorosamente visibili. Specie quando tra i tanti destinatari ci sono anch’io, e quindi la classica email entra a gamba tesa nel mio computer.
Perché questa cosa mi fa esclamare, puntualmente, codesta affermazione? Perché mi impedisce di avere il pieno controllo del mio indirizzo di posta elettronica. Vorrei decidere io chi conosce il mio recapito telematico, o meglio: quali recapiti, visto che ho una email che tendenzialmente uso per lavoro, una per le comunicazioni private ed un paio per l’iscrizione alle newsletter, ai siti e per evenienze varie.
Dunque. Sapete cos’è il CCN? Sì? Bene. No? Bene: sapetelo. Anche in inglese, se BCC vi suona meglio.
Bisognerebbe pensarci su due volte prima di inviare una email. Perché se io invio una mail a (mettiamo) venti persone senza usare il CCN, tra cui Pinco Pallino, l’indirizzo email di Pinco Pallino finirà nel computer di altre diciannove persone. E Pinco Pallino non potrà far nulla per rimediare a ciò, nemmeno scomodando eventuali amici nell’FBI o nel Mossad. Certo, i diciannove altri destinatari possono anche essere i migliori amici di Pinco Pallino, ma ci sarà sempre quello che (vuoi per sbadatezza, vuoi per fretta, vuoi per scarsa conoscenza dell’Outlook Express, vuoi perché ha un virus nel computer, vuoi perché proprio non riesce a non inoltrare l’ultima barzelletta su Berlusconi/l’appello per il bambino malato di leucemia/il messaggio che più ne mandi e più Bill Gates ti paga) farà la mossa sbagliata ed ecco che l’email del povero Pinco Pallino finirà dentro ad altri computer, e così via, fino a quando atterrerà in periferia a Londra a casa di un qualche nerd senza vita sociale, ma che per sbarcare il lunario fa lo spammer: quest’ultimo inizierà ad inviare al povero Pinco le solite dannate email con la pubblicità del Viagra o del Rolex (se va bene), o fraudolente richieste di invio nome utente/password di Poste Italiane o della banca di turno per poi fregargli i soldi (se va male).
Pensate sia un problema da poco? Beh, a me risulta che il 90% delle email che vengono inviate nel mondo siano spam. Mannaggia ai Monty Phyton.
Così un giorno ho deciso farmi delle grosse iniezioni di calma e buona educazione, e di iniziare rispondere alle persone che mi inviavano email con caterve di destinatari visibili. In genere le loro risposte erano altrettanto educate, a volte condite di promesse (non sempre mantenute) di stare più attenti. Una volta, invece, una persona con cui ebbi a che fare una volta per motivi giornalistici mi ha risposto seccato dicendo che lui non ha nulla da nascondere e blablabla. Pazienza.
Così, anche spronato dalla felice scoperta di questa pagina, ho quindi deciso di lanciare una campagna (mondiale, visto che questo blog si può leggere ovunque) a favore dell’uso del CCN. Non avendo più la voglia di riscrivere ogni volta la email di risposta, d’ora in avanti penso che userò sempre questo stesso messaggio standard:
*************************** Usa il CCN! **************************** * Usare il ccn è un gesto d'amore nei confronti dei tuoi contatti, * * stabili o occasionali. Perché difende la loro privacy, specie * * nei casi di rapporti a rischio, e riduce le possibilità di * * trasmissione di malattie telematicamente trasmissibili quali lo * * spamming, il phishing, i trojan, le catene di Sant'Antonio. * * * * IL CCN. METTITELO IN TESTA! * ********************************************************************
Speriamo che serva a qualcosa. E se qualcuno degli sparuti lettori di questo blog decide di perorare la mia nobile causa, mi avverta.