E così anche un gruppo giovanile di Oderzo è arrivato ad incidere il primo fatidico disco. Stiamo parlando dei Double Swindle (www.doubleswindle.it), che ormai da otto anni, come direbbero loro, “sono lieti di assordarvi e lanciarvi in un pogo genuino”.
Avevano quattordici anni quando l’opitergino Riccardo Busato (voce, chitarra), e il caminese Manuel Tigani (batteria) iniziarono a suonare un allegro punk rock alla Green Day; col passare degli anni, con l’inserimento in formazione di Marco Terranova (basso) e Luca Maria Trevisan (tromba), e dopo sette demo autoprodotti, il gruppo ha saputo raggiungere sonorità più originali, compito non facile in un genere povero per definizione come questo. E di certo è da sottolineare la scelta per questo primo CD di non fare una sorta di compilation con i vecchi pezzi che li hanno resi popolari tra i giovani opitergini, ma di inserire solo brani recenti, già rodati dal vivo ma mai inclusi in alcun demo, tra cui la discussa Nasirya Sky, dedicata ai nostri soldati morti in Iraq.
La qualità di registrazione è da considerarsi buona, visti il budget e gli strumenti a disposizione, il booklet è stato realizzato con carta e forbici ma anche questo è punk. I testi, in inglese, inseriti a mano nel libretto, sono senz’altro significativi; per quanto riguarda la musica, power chords e chitarra distorta la fanno da padroni, quindi a chi cerca il bel canto e il suono pulito non resta che guardare altrove. Si tratta comunque di pezzi che rendono meglio all’aria aperta più che tra le mura della sala di incisione, grazie all’atmosfera sempre frizzante che si crea durante i loro concerti.
Double Swindle
Don’t kill the music
Ossa Rotte Records, 2006
da "L’Azione", 17 settembre 2006