Il nuovo disco dei Double Swindle

E così anche un gruppo giovanile di Oderzo è arrivato ad incidere il primo fatidico disco. Stiamo parlando dei Double Swindle (www.doubleswindle.it), che ormai da otto anni, come direbbero loro, “sono lieti di assordarvi e lanciarvi in un pogo genuino”.
Avevano quattordici anni quando l’opitergino Riccardo Busato (voce, chitarra), e il caminese Manuel Tigani (batteria) iniziarono a suonare un allegro punk rock alla Green Day; col passare degli anni, con l’inserimento in formazione di Marco Terranova (basso) e Luca Maria Trevisan (tromba), e dopo sette demo autoprodotti, il gruppo ha saputo raggiungere sonorità più originali, compito non facile in un genere povero per definizione come questo. E di certo è da sottolineare la scelta per questo primo CD di non fare una sorta di compilation con i vecchi pezzi che li hanno resi popolari tra i giovani opitergini, ma di inserire solo brani recenti, già rodati dal vivo ma mai inclusi in alcun demo, tra cui la discussa Nasirya Sky, dedicata ai nostri soldati morti in Iraq.
La qualità di registrazione è da considerarsi buona, visti il budget e gli strumenti a disposizione, il booklet è stato realizzato con carta e forbici ma anche questo è punk. I testi, in inglese, inseriti a mano nel libretto, sono senz’altro significativi; per quanto riguarda la musica, power chords e chitarra distorta la fanno da padroni, quindi a chi cerca il bel canto e il suono pulito non resta che guardare altrove. Si tratta comunque di pezzi che rendono meglio all’aria aperta più che tra le mura della sala di incisione, grazie all’atmosfera sempre frizzante che si crea durante i loro concerti.
Double Swindle
Don’t kill the music
Ossa Rotte Records, 2006

da "L’Azione", 17 settembre 2006

Wetfinger Operation – The Wetfinger Operation

E’ uscito ormai da un anno, ma non importa: non è mai troppo tardi per scoprire il primo e ultimo album dei Wetfinger Operation, gruppo-meteora opitergino attivo dal 2003 al 2005 e composto da Matteo Pezzuto (San Vincenzo di Oderzo), Elia Trevisan (Cessalto), Marco Andreetta (S. Polo di Piave), Francesco Fornasier (Fossalta Maggiore) e Douglas D’Este (Mestre).
Gli amanti della musica rock degli anni successivi al 1976 non faticheranno a individuare in questo disco echi della musica indie newyorchese (Television e Sonic Youth in primis) e della new wave inglese: è il nome dei Joy Division infatti quello che di più è stato accostato al loro; i Wetfinger in verità hanno in comune con il gruppo (anch’esso meteora) dello sfortunato Ian Curtis solo il timbro di voce del cantante Elia nonché le parti ritmiche, semplici ma particolarmente efficaci; per il resto il sound dei nostri si discosta molto dalle atmosfere gelide e decadenti del gruppo britannico.
Da segnalare, tra i vari pezzi, la doppia traccia conclusiva Violent green/Of a sixties television, versione alternativa del loro pezzo più celebre, nominato nel 2004 “Demo del mese” da “Rumore”, nota rivista del settore. Nell’album è suonata, cantata e registrata meglio dell’originale, ma proprio per questo perde la genuina rudezza che caratterizzava la prima versione.

L’Azione, 28 maggio 2006

Sonica – Maggio 2006

Cooperativa Pace e Sviluppo di Oderzo avanti tutta… l’iniziativa organizzata dalla Bottega del Mondo opitergina per festeggiare il suo quinto compleanno è un concerto gratuito con Alberto Cantone che si terrà sabato 13 maggio alle 21.30 all’esterno della sala polifunzionale del nuovo Foro Boario in via Donizetti, vicino al campo da rugby.
Il musicista trevigiano è reduce dalla fortunatissima interpretazione venerdì scorso a Vittorio Veneto de La Buona Novella di Fabrizio De Andrè, accompagnato dal
Coro Giovani Karpesika diretto da Mariagrazia Marcon: duecento persone hanno affollato i locali del Bar Duomo. La Buona Novella è il disco del cantautore genovese del 1970 tratto dai Vangeli Apocrifi: una rilettura della vita di Gesù più umana che spirituale i cui testi raggiungono un livello di poesia che forse non ha eguali in tutta la storia della musica italiana, se non addirittura mondiale.
A Oderzo invece Cantone proporrà “I Cantastoria”, spettacolo di canzoni d’autore e musiche popolari nato quasi per caso dal 2001, e che da allora viene portato avanti non con una formazione fissa, ma con una “compagnia allegro-variabile” che si modifica sera dopo sera, riunendo musicisti più o meno noti della Marca Trevigiana, gente accomunata dalla passione per certa musica d’autore, ovvero quella del già citato De Andrè, di Paolo Conte, di Ivano Fossati o dell’ancora giovane Vinicio Capossela, che viene mischiata con sonorità latine, etniche e pezzi della tradizione popolare italiana e non.
Questa volta ad accompagnarlo saranno i Manodopera, ovvero Gianluca Nuti, Fabio Mion, Stefano Andreatta e Tiziano Melchiorri, gruppo emergente veneto che suona un energico mix di ska, tango, musica latinoamericana e balcanica.
«Li Abbiamo scelti perché condividono i nostri temi e i nostri ideali», afferma il responsabile della bottega opitergina Gianni Tonello. «Per esempio un loro pezzo richiama la Campagna Acqua delle nostre cooperative. Non sono, quindi, solo bravi artisti».
E come ogni festa di compleanno che si rispetti ci sarà da mangiare e da bere… un’occasione, per chi ancora non lo avesse fatto, per scoprire i prodotti alimentari della Bottega.

* Attenzione gruppi musicali: il 13 maggio scade il termine per iscriversi alle selezioni  di SanVendemianoSucks (31 maggio-3 giugno). Possono partecipare gruppi con componenti massimo 39enni liberi da contratti discografici: dovranno suonare tre pezzi originali ed una cover con 30 minuti a disposizione. I testi possono essere in qualsiasi lingua o dialetto. Tutte le informazioni si possono trovare nel sito www.sanvendemianosucks.it.

* Sta per giungere al termine al Sonny Boy di Conegliano l’EuroRock Kontest 2006, ottima vetrina per i nostri gruppi locali. Iscrizioni e regolamento su www.aldobetto.com. Prossimi appuntamenti: 14/5 con gli Alba Caduca, Club Privè, Doppio Malto, Pensodunquesono; 18/5 Max Studio Sound, Real Illusion, Tiberiade; 21/5 Perfections Du Noir, Sheever, Tetrafonia, The Trickster; 28/5 Capitan Guepiere, Ephemeris, Kempes, Think Out; 4/6 B.R.A.K.E., Stanza 101; 11/6 Booze, Meian Project.

L’Azione, Domenica 14 maggio 2006

I Jalisse a Camino

E’ iniziata da qualche mese una stretta collaborazione tra i Jalisse, il duo vincitore del Festival di Sanremo 1997, e l’unità pastorale Fratta-Camino.
La cantante Alessandra Drusian è cresciuta a Fratta, dove oggi vive col marito-collega Fabio Ricci e la figlia Angelica, e canta anche nel coro giovanile parrocchiale. I due stanno organizzando una serata di musica, dialogo, immagini e testimonianze con la collaborazione di altri persone della zona che, a loro modo, “fanno arte”. Come per esempio una coppia di fidanzati volontari dell’Associazione Viviamo in Positivo di Venezia che, con la “clownterapia”, portano momenti di felicità ai bambini in ospedale, o il pittore Roberto Fabris.
L’Arte sarà la vera protagonista dell’incontro, con l’intento di far riscoprire i messaggi che l’Arte stessa  può e deve trasmettere, analizzare la comunicazione, i mass media che ogni giorno invadono le nostre case con tonnellate di messaggi i quali, molto più spesso di quanto non si creda, sono falso spacciato per vero. “L’Arte, quella con la A maiuscola, vive in ognuno di noi ogni giorno e può essere messa al servizio di tutti. L’Arte è Vita e ognuno di noi è responsabile per la sua sopravvivenza”: parole queste di Fabio e Alessandra, tratte dalla presentazione della serata.
La “prima” di questo spettacolo si terrà a Camino di Oderzo in sala parrocchiale Domenica 23 aprile alle ore 20.30.
I Jalisse sono quindi “tornati”, come potrebbe pensare qualcuno leggendo? No, in realtà non se ne sono mai andati: hanno semplicemente deciso di mettere la famiglia prima della carriera riducendo al minimo le loro apparizioni televisive, ma non gli spettacoli, in Italia e all’estero. Hanno recentemente pubblicato il loro secondo disco; il primo febbraio alla Farnesina hanno presentato il loro nuovo pezzo Fede nell’amore (Pietro ama Halima), canzone per la pace nel mondo la quale è stata consegnata alle massime autorità italiane, al Papa e inviata alle ambasciate del mondo; infine il 28 marzo sono stati ricevuti sempre a Roma da Riccardo Di Segni, capo rabbino della Comunità Ebraica della capitale.

L’Azione, 23 aprile 2006

Non voglio che Clara – Non voglio che Clara

Chi l’ha detto che i cantautori italiani non ci sono più? Ascoltare per credere i bellunesi Non voglio che Clara, ovvero il paroliere-cantante Fabio De Min, il trichianese Matteo Visigalli, Fabio Tesser e Stefano Scariot, dei quali è appena uscito il secondo disco, omonimo.
Al rock e all’elettronica che oggi monopolizzano la musica rispondono con pianoforte, chitarre (quasi sempre) acustiche, e arrangiamenti a base di archi che rimandano alla scena dei cantautori italiani anni ’60, o a certi brani meno noti di Battisti/Mogol o De Andrè. «Veniamo spesso accostati a Umberto Bindi, Luigi Tenco, Piero Ciampi», afferma Visigalli, «ma queste non possono essere considerate vere influenze. Forse, più che una questione stilistica, è l’esperienza disperata e di solitudine di queste persone a trovare qualche assonanza con le storie che raccontiamo».
Il risultato? Un disco di una bellezza spiazzante, ricco di atmosfere retrò, malinconiche, “disincantate” come direbbero gli stessi autori, fuori moda ma in senso positivo, e allo stesso tempo moderno, anche grazie a certi momenti strumentali vagamente “post rock”. L’ennesima dimostrazione che in Italia la musica di qualità non manca: manca invece la decenza dei discografici, che in nome del dio denaro impediscono a gruppi come questi di raggiungere la notorietà che meriterebbero. Ed è per questo che difficilmente sentirete mai parlare di loro. Ma per fortuna qualcosa sta cambiando…

Non voglio che Clara
Non voglio che Clara
Aiuola dischi, 2006
www.nonvogliocheclara.it

L’Azione, 16 aprile 2006

Sonica – Febbraio 2006, parte II

Offlaga Disco Pax, Collettivo Neo Sensibilista Contrario Alla Democrazia Nei Sentimenti. Si tratta di nome e personalissima presentazione della band reggiana di Cavriago, che ha calcato il palco del New Age Club lo scorso venerdì 3 febbraio. Alluvionati di premi della critica a fine 2005 per il loro album d’esordio "Socialismo tascabile", gli Offlaga Disco Pax sono Enrico Fontanelli (basso), Daniele Carretti (chitarra e basso) e Max Collini (voce e testi). Difficile inquadrarli in un genere preciso, a partire dal ruolo di Collini, non propriamente cantante, ma piuttosto voce narrante del gruppo. «Nasciamo all’inizio del 2003 – spiega Max -. Daniele ed Enrico volevano lavorare con pezzi in italiano, così hanno deciso di usare i miei racconti». Questi sono in buona parte ambientati negli anni Ottanta e narrano un’adolescenza all’insegna della militanza politica nel Pci. Come vi spiegate l’ottimo riscontro di pubblico in una regione, il Veneto, politicamente così distante dalla vostra? «Perché siamo passati su Radio Deejay», rispondono ironici. Per poi spiegare che «in fondo è proprio nelle regioni in cui la sinistra è sempre stata relegata a margine, che questa si è radicata in modo più forte, seppur per una minoranza».

Ginevra Lamberti, L’Azione, 12 febbraio 2006

Gli Offlaga Disco Pax sentitamente ringraziano.

Il primo disco dei Califfo De Luxe

E così anche per i Califfo De Luxe, l’ormai celebre “veneto ska cabernet orchestra” di Ceggia, è giunto il momento del debutto discografico. Tutto questo dopo quasi cinque anni di gavetta durante i quali il gruppo si è fatto conoscere per l’energia e la simpatia che ha messo nelle tante esibizioni dal vivo nella nostra zona e non solo.
Sono passati solo tre anni da quando, semisconosciuti, suonarono alla festa diocesana dei giovani a Motta di Livenza: oggi, oltre all’avere due demo all’attivo, possono già contare concerti in palcoscenici… ben più rinomati e felici partecipazioni ad importanti rassegne musicali in Italia e all’estero, tra cui in Canada; hanno inoltre fatto “da spalla” a gruppi ska affermati come Shandon, Meganoidi, Roy Paci e Aretuska, Bluebeaters.
Il Comune di Ceggia martedì 7 febbraio ha concesso ai nostri addirittura la sala comunale per presentare l’album, “Fino all’alba”, registrato dall’ex Pitura Freska Cristiano Verardo. Racconta Marco, il chitarrista: «Era presente parecchia stampa, e anche rappresentanti dei comuni di Torre di Mosto e San Donà di Piave. Abbiamo mostrato il nostro video con un videoproiettore; c’è stata un po’ di confusione per prepararlo, il sindaco non era proprio d’accordo ma poi ha capito il motivo del gesto: rifare in sala, attraverso le immagini, l’atmosfera che si crea durante le nostre esibizioni». Si tratta del video di “Baby baciami”, pezzo già inserito nel loro precedente demo che è stato remixato con l’aggiunta di un omaggio a Alberto Rabagliati, l’interprete della celeberrima Ba ba baciami piccina; il video è incluso nel CD. Venerdì 10 al New Age di Roncade ci sarà il debutto dal vivo del nuovo disco, che si potrà trovare ben presto nei negozi specializzati.

Prossimi concerti in zona
17 febbraio: Marta sui tubi al New Age di Roncade
23 febbraio: Chinasky allo Zion di Conegliano
3 marzo: Marlene Kuntz al New Age di Roncade e Califfo De Luxe a Torre di Mosto
4 marzo: Offlaga Disco Pax al Velvet Rock Club di Giais di Aviano

versione integrale dell’articolo di "Sonica" pubblicato ne "L’Azione" del 12 febbraio 2006

* P.S. a breve pubblicherò la recensione di questo disco e di quello dei Wetfinger Operation. Ringrazio i due componenti dei rispettivi gruppi che me li hanno passati!