Valentina ci parla del suo logo

Ovvero la trascrizione del commento consegnato all’Informagiovani per la serata del Volunteer Art Attack.

Il logo da me progettato richiama tutti gli aspetti di questa manifestazione: VOLONTARIATO, DANZA, MUSICA e RECITAZIONE.

Com’è possibile vedere dal progetto, vi è una "V" centrale, come rappresentazione del volontariato. La lettera è stilizzata, resa semplice in ogni sua parte e questo sta a simboleggiare che qualsiasi persona e in qualsiasi modo può fare volontariato.
Dalla V, partono poi diverse immagini, anch’esse disegnate in modo stilizzato, semplice. Vi sono infatti una ballerina, una chiave di sol e due facce diverse {una sorridente e una triste).

Guardiamo singolarmente le varie parti:
BALLERINA: essa è in una classica posizione della danza, il busto e la gamba alzata coincidono con la lettera.
CHIAVE MUSICALE: anch’essa è in parte composta dalla lettera, ma è anche mancante della parte finale, questo perché avrebbe compromesso la semplicità del logo, visto che sarebbe dovuta finire con un "ghirigoro". Avrebbe inoltre danneggiato la semplicità non solo del logo, ma anche di quello che esso rappresenta, e quindi la manifestazione e il volontariato.
FACCE: le due facce, una triste e una felice, sono entrambe composte dagli stessi occhi. Se il logo viene guardato da due angolazioni differenti si possono notare le due facce. Questo perché un bravo attore deve saper rappresentare stati d’animo diversi in ogni istante.

LA SCELTA DEL COLORE: l tre colori principali, yellow, magenta e cyano, sono i colori primari, ma anche i colori della sintesi additiva che, sommati assieme, danno il bianco, cioè la purezza, il volontariato. Infatti per fare volontariato, questa manifestazione ha sommato la danza {magenta), la musica {yellow) e la recitazione {cyano).

Valentina Migotto

Adesso conosco

Questo è il testo quasi sicuramente definitivo della nostra seconda canzone. Un po’ dovrò cantarla anch’io, ma tutto il resto la Francesca.

Adesso conosco

Io potrei entrare in te e tu in me

e capirci a vicenda

e spiegarci a vicenda

quello di cui vediamo solo gli effetti

e non riusciamo a decifrare,

a ricomporre, a guarire

anche il vento invisibile

soffia sulla nostra pelle

dammi una mano

dammi una mano

lo coloreremo

di vernice-conoscenza

 

Raschio la tua ombra

e man mano che ti sposti

ricomincio da capo

raschio la tua ombra

e quando gira il sole

ricomincio da capo

e intanto mi perdo

gli occhi troppo bassi

inciampo sulla tua ombra

esplorando il tuo lato scuro

e tutto il resto sfuma

in un confuso groviglio

di colori mescolati e sbiaditi

mescolati e sbiaditi

 

Ora sappiamo

di essere ignoranti

sotto ad ogni

sottile vernice

lo so lo so

la mente si offende

ma si imbavaglia

come la stampa corrotta

e poi fuggiamo

ad immergerci nell’aria

vieni con me

vieni con me

ci accontenteremo

e godremo di ogni pixel