Giovani e politica a Oderzo: due casi

Seconda parte della mia indagine sui candidati alle comunali 2011 a Oderzo. La prima è qui.

Tra le quattro liste a sostegno della candidata leghista una è composta da sedici candidati tra i 19 e i 39 anni: sono i “Giovani per Michela Durante”. Già alle comunali 2006 il Carroccio schierò la lista “Giovani… noi ci siamo” a sostegno del proprio candidato: un precedente non certo positivo visto che quel gruppo sparì senza lasciare traccia all’indomani del ballottaggio. «È vero – dice oggi Federica Colò, uno dei pochi reduci di quell’esperienza –. Ma quello era un gruppo troppo legato al partito e con persone a volte poco motivate. Questa volta lanciamo una proposta più legata al candidato». La speranza è che questa nuova formazione duri nel tempo a prescindere dagli esiti delle urne. Opportunità di darsi da fare ce ne sono a bizzeffe a Oderzo: cosa succederà? Lo scopriremo solo vivendo.

Ben diversa è la storia dei Giovani per Oderzo, il gruppo di giovani di sinistra che da cinque anni propone le sue attività nel territorio. Alle comunali 2006 si schierò con il Partito democratico, e quattro suoi componenti furono inseriti tra i candidati consiglieri. Uno di questi, Andrea Erboso, l’estate scorsa divenne pure segretario pro tempore della sezione locale del partito.
Questa tornata elettorale però non vede alcun Giovane per Oderzo in lista con alcun candidato. I motivi sono illustrati nell’ultimo numero de “Lo strillone”, il giornale murale del gruppo esposto in piazza Grande domenica scorsa: “La collaborazione su cui avevamo investito si è rivelata per noi insostenibile perché inficiata da metodi ed equilibri che riteniamo inaccettabili e ci ha costretti a rivedere le nostre posizioni”, scrivono, promettendo di continuare a fare la propria parte nella vita politica della città all’esterno delle istituzioni. I Giovani per Oderzo criticano la scelta delle liste di raccogliere consensi più attraverso i giri delle conoscenze dei propri candidati, che sui programmi e le proposte per la città. Però, concludono, «l’appuntamento è solo rimandato».

L’Azione, domenica 15 maggio 2011