Mancano sette giorni alle elezioni politiche. La sfida tra le varie forze politiche continua, e non senza colpi bassi che non mancano di coinvolgere anche i bambini.
Ed ecco quindi fare la comparsa del lecca lecca di partito:
(Mi scuso per la scarsa qualità della foto.)
Più lontani da Roma, più vicini a te. Sembra la pubblicità di una compagnia telefonica. O di una banca. Sì insomma, di aziende che assumono fior di laureati per trovare i sistemi migliori per fregare ogni giorno 10-20-30 centesimi ad ognuno dei loro clienti, i quali essendo centinaia di migliaia, producono utili pazzeschi.
Loro non hanno potuto fare le leggi sull’immigrazione: oggi vivono nelle riserve. E sopra l’immagine di un pellerossa. Dai, perlomeno fa pensare.
Non mi fido del romano: voto Bossi, voto padano. Questo stampato su una finta banconota da 100.000 lire con la faccia di Prodi al posto di quella del Merisi. Alla sua destra, con un fotomontaggio piuttosto scadente, è stata aggiunta la faccia di Veltroni. Si tratta quindi di un manifestino elettorale del 2001 leggermente modificato: c’era un "Romano" e un Bossi allora e c’è un "romano" e un Bossi ancora oggi.
A dimostrazione di come i manifesti elettorali italiani sono come le bandiere dell’Inter: si cambiano di rado, per il resto vanno sempre bene.
A dimostrazione di quanto sia cambiata la nostra classe dirigente negli ultimi sette (ma in fondo anche 14) anni.