It's up to you


Una settimana è passata da quando i Radiohead hanno messo on-line il loro nuovo album, con la rivoluzionaria scelta di farlo pagare quanto si vuole a chi lo scarica. Si entra nel sito, si lascia qualche dato personale (a quanto pare non necessariamente autentico); si seleziona l’importo che si vuole pagare e si inizia a scaricare.

Tanti navigatori hanno potuto subito notare che l’album è scaricabile anche mettendo come importo £ 0.00.

Cioè scarichi un album musicale nuovo di zecca e gratis e legalmente.

Che idioti, direte voi. Anzi, che idioteque, tanto per restare in tema.

Invece no: si calcola che nel giro di appena una settimana Thom Yorke e soci abbiano già guadagnato 10 milioni di dollari.

Si calcola anche che se avessero messo gli mp3 dell’album in vendita su qualche sito specializzato avrebbero guadagnato appena un quarto di questa cifra.

Se avessero invece venduto il disco con i canali tradizionali… beh, probabilmente meno ancora. Infatti avrebbero dovuto pagare la casa discografica e tutti gli intermediari che contribuiscono alla realizzazione del disco fisico.

Certo, dirà qualcuno, loro possono farlo perché si chiamano Radiohead e sono già famosi in tutto il mondo. Degli artisti emergenti non potrebbero permettersi una mossa simile. E’ vero, però si tratta comunque di un cambio di rotta clamoroso.

Il loro esempio verrà seguito da altri artisti? Stiamo per assistere finalmente ad una rivoluzione nel mondo della musica?

Lo scopriremo solo vivendo.


In radio: Radiohead – All I Need (vedi video qui sopra)

2 pensieri riguardo “It's up to you

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